non mi ricordo se lo hai già scritto tu da qualche parte ma mi ricorda la ferrodagosto (http://www.movimentofisso.it/bici2.aspx?IdProd=54). ora sarà ancora più forte il suo aspetto new retrò
esatto, lo scrissi, ma neanche io mi ricordo dove! ;)
lasciare il ferro in vista è una pratica piuttosto utilizzata: gratti con carta abrasiva a piacimento finchè non raggiungi il risultato che pù ti soddisfa (molto lucente/un po' ossidato etc.), poi una mano di trasparente per preservare il lavoro.
in realtà il trasparente sembra che non elimini del tutto l'avanzare dell'ossidazione, che comunque continua sotto (il ferro non è infatti stato trattato con un prodotto apposito, spesso già contenuto nelle vernici spray/smalti).
l'idea suggerita dal rotafixa (ripresa da lui stesso nella Sversa, ultima sua bici pubblicata), è quella di lasciare il telaio così com'è, nudo che più non si può.
l'effetto finale, adesso che comincia a vedersi, secondo me è spettacolare. Logicamente deve piacerti l'idea di "puntare sull'imperfezione", e credo che anche il mezzo in sé deve comunque adattarsi come stile generale.
logica una certa manutenzione: ogni tanto passo tutta la superficie con l'abrasiva per ridare lucentezza e togliere la ruggine.
il vantaggio? non esiste più alcuna preoccupazione sulla verniciatura!
2 commenti:
non mi ricordo se lo hai già scritto tu da qualche parte ma mi ricorda la ferrodagosto (http://www.movimentofisso.it/bici2.aspx?IdProd=54). ora sarà ancora più forte il suo aspetto new retrò
esatto, lo scrissi, ma neanche io mi ricordo dove! ;)
lasciare il ferro in vista è una pratica piuttosto utilizzata: gratti con carta abrasiva a piacimento finchè non raggiungi il risultato che pù ti soddisfa (molto lucente/un po' ossidato etc.), poi una mano di trasparente per preservare il lavoro.
in realtà il trasparente sembra che non elimini del tutto l'avanzare dell'ossidazione, che comunque continua sotto (il ferro non è infatti stato trattato con un prodotto apposito, spesso già contenuto nelle vernici spray/smalti).
l'idea suggerita dal rotafixa (ripresa da lui stesso nella Sversa, ultima sua bici pubblicata), è quella di lasciare il telaio così com'è, nudo che più non si può.
l'effetto finale, adesso che comincia a vedersi, secondo me è spettacolare. Logicamente deve piacerti l'idea di "puntare sull'imperfezione", e credo che anche il mezzo in sé deve comunque adattarsi come stile generale.
logica una certa manutenzione: ogni tanto passo tutta la superficie con l'abrasiva per ridare lucentezza e togliere la ruggine.
il vantaggio? non esiste più alcuna preoccupazione sulla verniciatura!
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