martedì 23 dicembre 2008

Chiusura Natalizia!

Da bravo italiano medio quale sono mi accingo a devastarmi di cibo, tra pacchetti colorati e servizi del Tg2 costume società in cui si enumerano le tonnellate di lenticchie, gli tzunami di vino rosso e i decibel di un rutto nella media nazionale al 25 sera.

Siccome non ci tengo a fare l'alternativo, e quindi da bravo tradizionalista prevedo un tour de force tra arrosti, pesce, alcool e panettoni che partirà domani e si concluderà a Santo Stefano inoltrato, poi mi toccherà sostituire la bici con una tavola da snowboard e spararmi almeno 1500 km di piste per digerire le abbondanti libagioni testè ingollate.

Tanto poi si sà che dopo 3 piste ci si pianta al rifugio e si riprenderà storditi come non mai solo dopo: antipasto, gulash, stinco con patate, un litro di rosso a testa, contorni, formaggi, insalata, dolce, frutta, caffè, ammazzacaffè, bombardino... che ci volete fare, me piace la montagna!

Ergo vi saluto tutti con affetto (e affettato misto, con formaggi e mostarda) e vi do appuntamento a Gennaio. Al mio ritorno importanti novità, che non svelo adesso per lasciare un po' di sana curiosità...

Anzi no, dài, qualche preview: una bici corsara che diventa sempre più café racer, un babbo natale che ti lascia un regalo da urlo come se nulla fosse, e poi, naturalmente, verrà svelato il senso del post precedente ;)

Ciauuuu!

lunedì 22 dicembre 2008

Калинка?

Калинка, калинка, калинка моя! В саду ягода малинка, малинка моя!

Ах, под сосною, под зеленою, Спать положите вы меня! Ай-люли, люли, ай-люли, Спать положите вы меня.

Калинка, калинка, калинка моя! В саду ягода малинка, малинка моя!

Ах, сосенушка ты зеленая, Не шуми же надо мной! Ай-люли, люли, ай-люли, Не шуми же надо мной!

Калинка, калинка, калинка моя! В саду ягода малинка, малинка моя!

Ах, красавица, душа-девица, Полюби же ты меня! Ай-люли, люли, ай-люли, Полюби же ты меня!

Калинка, калинка, калинка моя! В саду ягода малинка, малинка моя!

giovedì 18 dicembre 2008

Adunata generale!

Con i poteri conferitemi dal Casco Nero
(che poi è di Gio.. )

visto
quanto siamo belli

visto
quanto siamo bravi

visto
quanto siamo simpa

PROCLAMO

l'adunanza generale del (Dream) Team, per ponderare in merito agli eventi ciclo-fissati-natalizi del week-end in arrivo

ERGO

tutti coloro i quali si ritengano di diritto facenti parte di suddetto manipolo di eroi, nonchè simpatizzanti e fancazzisti vari sono pregati di rispondere a questo post in maniera propositiva, purchè i loro interventi risultino poco seri, autoironici, casinari-casinisti e funky-ciclisti, nel puro spirito che ci muove quotidianamente sulle nostre due ruote.

COSI' E' STATO DELIBERATO

punto
punto e virgola
punto
e un punto e virgola


ps: dall'anno scolastico 2008/2009 l'iscriziona al (Dream) Team sarà di settecentomilalire :D

Scandinavian Xmas Alleycat

Allora fissati dei miei stivali, e comunque ciclisti-urbano-natalizi di ogni genere, pensavate di esservi liberati di me, verooooooo???!? E invece no!

Da oggi ritorno padrone del pc, della connessione internet e, sopratutto della mia vita!!!

Qual miglior modo per tornare in ballo che girare subitissimamente qui sul bloggo un ghiotto appuntamento pre-natalizio, giusto per farci gli auguri nel migliore dei modi!

Mi permetto di riportare in toto il programma che trovate in originale su Milanofixed:

"Nora & Troels hanno organizzato per sabato 20 un’alleycat natalizia, scandinava e milanese.

Tutte le informazioni dopo il salto.

Here it is!
- proudly presented by Nora and Troels -
Old school alley catting. Fast, furious and with a little twist good old Scandinavian Xmas style!

Meet up and we will surprise you with an alley cat, like you never seen it before. But since its Xmas. You´ll have to bring a nice, around a 4 euro, present. But remember it have to be wrapped.

So meet up in piazza San fedele the 20. December at 17.00. And BRING pens, maps and (if you’re cool) helmet.

We will be in need of some check point people, so if your girlfriend, her girlfriend or your best friend does not have anything to do that day and wanna help, please send us message.

If anyone has a good idea for a after party feel free to post it…"

Mi raccomando: penna, cartina, casco e un regalino tutto bello incartato!!!

Enjoy miei drughi!

venerdì 5 dicembre 2008

Down tube suicide brake

Ecco una biga trovata via velospace. Si parla poco tempo fa con Gio di mettere un freno di emergenza collocando la leva lungo il cambrone, appena dietro lo sterzo. Logicamente si trattava di elucubrazioni empiriche, visto che i tempi di reazione e azione in caso di necessità sarebbero stati biblici (vedi pericolo, sposta la mano da manubrio, afferra la leva, frena)...

Qui abbiamo un'applicazione abbastanza particolare: la leva del cambio si trasforma in freno. Stando alla versione ufficiale servirebbe per i tricks: si azionerebbe correttamente con il piede in fase di evoluzione.

Sinceramente me ne intendo poco (o niente) in materia, quindi rilancio a voi chiedendovi cosa ne pensate!

Per il sempreverde discorso freni, ad ogni buon conto, la soluzione migliore rimane quella tramandata dal buonsenso: le leve vanno dove si tengono le mani, in posizione comoda ed istintiva. Da non sottovalutare anche dei fattori squisitamenete funzionali declinati sulla persona stessa: per esempio io ho mani abbastanza piccole e mi è capitato in passato di avere sulle mie bici leve fighe ma scomodissime (con conseguente affaticamento di mani e polsi).

Rimango dell'opinione che è possibile sfornare bighe belle e funzionali anche in regime di low-budget, recupero e conversione, a patto di curarne bene l'assemblaggio. Dopo il reparto trasmissione, quindi, e lasciando da parte il discorso brakeless che comunque fa storia a sé, credo che la parte su cui meriti soffermarsi con più attenzione sia proprio il sistema frenante.

Che poi lo si usi o meno, beh, lì dipende da chi pedala e come lo fa. Rimane il fatto che se monti su uno (o due freni) in modo approssimativo significa che più di tanto non ci puoi fare affidamento, il che non è propiamente il massimo visto quanto la categoria ciclettara sia già di per sé esposta in strada...

Il discorso vale anche per il dopo: un minimo di manutenzione è divertente, ti fa passare il tempo e ti impratichisce. Sopratutto per chi, come me, è comunque all'inizio: si impara molto (sia a capire il mezzo che ad intervenirvi correttamente in modo preciso e veloce) anche con semplici operazioni di routine; di rimando la bici è sempre in ordine e funzionale.

martedì 2 dicembre 2008

Lavori in corso

E' tempo di fare il punto della situazione:

l'alleycat ha messo a dura prova la bici, però ha retto e mi ha portato fino in fondo. Anzi, si è beccata, oltre alla gara, dei giorni impegnativi sotto ogni punto di vista: neve, pioggia, ore su ore di pedalata intensiva, cadute, etc...

Alla fine di tutto sono emersi questi problemi, quasi tutti che interessano l'avantreno: la serie sterzo si è allentata di brutto e il perno del mozzo anteriore da registrare, il manubrio sabato sera basculava allegramente avanti e indietro a mò di altalena; inoltre deve essersi leggermente allentata la calotta sinistra del movimento centrale, perchè percepisco un leggero gioco; tutti i cuscinetti della bici urlano.

Sono invece molto contento della tenuta della catena (perfettamente tesa), delle gomme che hanno retto, dei raggi che non hanno dato problemi e in genere di tutto il retrotreno che è rimasto perfettamente solido.

Colgo quindi l'occasione per una manutenzione straordinaria generale. I primi interventi li ho già fatti: una pulita a fondo del telaio e catena per via di tutto il sale e acqua presi; pignone da 22; cambio di pipa manubrio con una più lunga. Sto inoltre predisponendo un manubrio a gabbiano bello comodo, alto e largo da utilizzare per il bike polo e il passeggio, visto che ormai la posizione di guida della piega sta diventando sempre più aggressiva.

I prossimi interventi invece interesseranno mozzi e movimenti: smonterò tutto per controllarne le condizioni, cambio di sfere e cusicnetti alla bisogna, ingrassatura e rimontaggio.

Per quanto riguarda la mia prima fissa l'avevo rimontata in versione praticamente originale per avere un muletto pronto all'utilizzo. Ho dovuto però smontarla nuovamente per mancanza assoluta di spazio. In realtà il progetto continua, perchè ho deciso di rimetterci mano completamente e con calma: svernicerò il telaio e lo farò riverniciare in carrozzeria dello stesso colore, smonterò le ruote per una pulizia accurata, nuovi raggi e probabilmente mozzi, manubrio da passeggio e forcella anteriore cromata. Sella e pipa manubrio della versione originale. Una volta finita poi la porterò a casa dove al momento mi manca una bici per girare in città quando torno a trovare la famigghia!

lunedì 1 dicembre 2008

La sicurezza

Questo post è MOLTO IMPORTANTE, perchè fornisce una chiave di lettura a quanto scritto in precedenza sulla Alleycat appena trascorsa. Avrei dovuto magari smorzare i toni e spiegare meglio determinate circostanze, ma ho cercato il più possibile di dare un resoconto passionale, che descrivesse l'emozione del momeno.

Potrebbe apparire quindi come il decalogo di una serie di pazzi che mettono in pericolo sé stessi e gli altri gratuitamente fregandosene del codice stradale perchè fa figo, come fa figo andare senza freni.

Non è così.

Innanzitutto la sicurezzza è stata ampiamente ribadita dagli organizzatori, e quasi tutti comunque hanno accolto la soluzione casco spontaneamente. Io stesso mi sentivo più sicuro ad averlo, anche se è logico che bisogna pur sempre considerarne i limiti.

Secondariamente lanciarsi nel traffico o tra i pedoni significa farlo avendo BEN CHIARO cosa si sta facendo e comunque solo a patto che lo si faccia sicuri di non rischiare di fare e farsi male e di riuscire comunque a moderare la velocità o fermarsi in caso di vero pericolo.

In proposito, in tutto il corso della gara non ho sentito frenate brusche e clacson di auto, nessun pedone ha urlato improperi, è stato investito o ha rischiato di esserlo e, nel mio caso, le poche vere frenate di emergenza comunque si sono risolte senza rischi.

Per quanto riguarda il rispetto del codice secondo me vale una regola: l'infrazione ci sta quando è possibile farla. Con il rosso siamo passati esclusivamente in massa critica, fermando il trafffico e segnalando ampiamente il passaggio delle bici. Io da solo rallento sempre, se vedo che non c'è nessuno in transito passo, se no mi fermo. così è stato in tutto il tempo che ho corso da solo. I cambi di carreggiata, le svolte e qualsiasi altra segnalazione ad auto e pedoni la si fa in maniera chiara e visibile, magari dando qualche colpetto sulle auto ferme, sbracciandosi o urlando le propie intenzioni. In questo modo, ripeto, non ho visto nessuna situazione a rischio: se riesci a farti vedere e capire nel 90% dei casi hai strada, il rimanente 10% è l'eventualità a cui devi essere pronto e a cui sei totalmente teso.

I pericoli più infidi secondo me rimango i soliti: le portiere che si aprono, le rotaie, il pedone distratto, il cane con il giuinzaglio lungo, il pavè, la pioggia, sottovalutare la stanchezza etc.

Rimane tuttavia quel pizzico di inoscienza: in fondo corri, e lo fai in mezzo ad un numero X di ostacoli più o meno pericolosi. Se accetti l'alea, avendo ben chiari i tuoi limiti e quelli del tuo mezzo (ad esempio, quello che vedo in chi va in fissa da tanto tempo è il controllo praticamente assoluto del mezzo), quando è il momento di dire basta, rallentare o fermarti, allora puoi goderti adrenalina ed emozioni forti.

Altrimenti sei veramente un pericolo per te e gli altri e fai meglio a lasciare la bici in garage e prendere i mezzi pubblici o farti una bella passeggiata.

BFF 2008: Bike Polo!

Dopo gli ultimi, kilometrici, post smetto di essere logorroico e pubblico qualche orribile foto (la mia mano non si smentisce mai!) fatta questo pomeriggio al Bike Polo in San Fedele. Io ero relamente troppo stanco e connettevo poco, in più oggi la bici emetteva scricchiolii e rumori degni di un vascello fantasma, ma al prossimo giro DEVO troppo giocare!

BFF 2008: urban velodrome party

Dopo la premiazione ho un bisogno quasi disperato di rientrare a casa: errore tragico sottovalutare la pioggia e sono troppo bagnato per sperare di asciugarmi "naturalmente"...

Si farebbe molto prima a tagliare per il centro, visto che devo tornare in Loreto, ma con Gio preferiamo fare insieme un pezzo di strada: siamo stanchi e infreddoliti, e in due almeno ci si tiene compagnia.

Sotto la pioggia a dirotto quindi imbocchiamo la circonvalla fino a Lodi e ad ogni pozza le auto rincarano la dose di acqua che già viene giù dal cielo.

Rientro bagnato ma abbastanza veloce. Mi regalo una doccia e una pastasciutta oversize. Giusto il tempo di riscaldarsi a dovere e mettersi vestiti asciutti che sono di nuovo in sella: appuntamento in duomo alla volta dell'urban velodrome party!

Qui si apre un capitolo a sé stante: una rampa che curva a sinistra porta al parcheggio della coop location della festa. In attesa di entrare foto alle bici, arrivano altri fissati, si chiacchiera e finalmente dentro: spettacolo puro!

Il parcheggio è proprio un parcheggio (ovvio, lo sapevano pure i muri!), con tanto di segnaletica orizzontale e carrelli. in fondo lo stage, sulla sinistra l'isola bar e stands. Parallela alla zona disco-party una bella corsia in cui fare i fessi con le bici a proprio piacimento. DA PANICOOOO!

Ci togliamo la bardatura e cominciamo a girettare in sella: il posto si riempie sempre di più, ma quanta gente sta arrivando??!? Tricks di BMX, tipe tutte in tiro, cuba libre e gadget: la festa si fa davvero interessante.

Via subito a farsi fotografare in pose tamarre con sorrisetto a metà tra Rocco Siffredi e Jack Nicholson. Questo posto spacca davvero! L'alcool comincia a fare effetto, e mi trovo a ballonzolare qua e là perdendo e ritrovando gli altri. Qualcuno si lancia in abbordaggi improbabili, mentre altri sfoggiano tutti fieri i cappellini gadget: ma dove minchia li danno??!? cerca le tipe che li distribuiscono. naturalmente sfigato come sono non le trovo... vabbè vodka lemon allora! Cominciano i trick con le fisse, i brindisi, si sparano minchiate e si pedinano tipe.

Arrivati ad una certa ora si decreta, a malincuore e solo perchè la stanchezza comincia a farsi veramente sentire, il rientro: ci si riveste, per fortuna non piove. Tappa in duomo per la siga della buonanotte. Irreale da quanto è bella così deserta e silenziosa. poche volte da quando sono a Milano me la sono goduta così, nonostante il freddo e la stanchezza.

Ci salutiamo e faccio da solo l'ultimo pezzo di strada. Non incrocio quasi nessuno. Nonostante la sella fradicia, a serie sterzo saltata, la pipa manubrio molla (con la piega basculante) e la ruota anteriore che ballonzola leggermente (e vabbè pensavo peggio dopo l'alley!) la bici mantiene ancora la sua promessa e riesco a godermi un silenzio quasi assoluto lungo la strada.

Mi cambio e prima di addormentarmi cerco di buttar giù velocemente sul blog tutto quello che mi passa per la mente, poi rientrano anche gli altri in casa e finalmente cado vinto dalla stanchezza.

Ho dormito veramente di gusto.