giovedì 27 novembre 2008

Cerchioni in legno

Il post precedente ha introdotto un discorso che mi incuriosisce non poco: i cerchioni in legno.

Partiamo però dalla bici in foto, trovata su London-fixed gear & single-speed. Bella la livrea, il manubrio, tralaltro in tinta, e le coperture in pelle con cucitura a vista. Da notare i mozzi a flangia bassa e le cinghiette che tengono i copertoncini (o tubolari? dopo approfondiamo). Uniche due note, seppur meramente estetiche: guarnitura e reggisella staccano parecchio dalla linea d'insieme...

Veniamo a noi: la bicletta in questione adotta cerchi in legno. Sto cercando materiale sulla rete, in attesa di poter chiedere maggiori info a qualcuno di persona. Riporto qui di seguito alcune considerazioni trovate in primis su Ciclistica.

Ne emerge che i cerchi in questione sono stati utilizzati a livello professionistico per determinati tipi di competizione fino a tempi abbastanza recenti.

Ad oggi in pochi li costruiscono e il prodotto finale deve comunque risultare ad opera d'arte, sia per quanto riguarda la preparazione (qualità e stagionatura del legno) che la costruzione e raggiatura. Se così non fosse tutti i pregi in utilizzo e durabilità andrebbero a farsi benedire.

La predisposizione classica è tendenzialmente per Palmer anche se è possibile trovarne sul mercato vintage predisposti per i copertoncini (vi saranno dei profili ad hoc per l'alloggiamento degli stessi).

Pregi: confortevoli, robusti, durevoli, leggeri (con palmer), estetica veramente al top. Il tutto naturalmente se costruiti come si deve.

Difetti: costosi, da scegliere con estrema cura se usati, molta attenzione in fase di montaggio e predisposizione, i freni non hanno molto grip.

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