martedì 18 novembre 2008

Bike porn + considerazioni

Ecco una foto trovata qui che mi ha colpito parecchio:

Si può ben capire dai dettagli che questa è la classica fissa che piace a me! Ha molti particolari su cui un buon 90% dei fissati storcerebbe il naso (e da un punto di vista tecnico bisogna dargli ragione...), ma al cuor non si comanda, quindi nonostante tutto non riesco a non fami rapire dall'effetto d'insieme dirompente che ne scaturisce.

Una (prima-si desume dalla didascalia) conversione politically-scorrect a partire da un telaio dalle geometrie allungate; rapporto spacca-gambe infiniiiiito, chiavelle, catena lasca, pipa corta, piega nuda con freno alla francese, tappi di sughero (o legno?), sella (e sopratutto sua posizione) stu-penda : tra sacro e profano, virtù e ignoranza ciclistica (intesa nel senso "folk" del termine), correndo a perdifiato sulla mediana che divide (auto) consapevolezza e pura spontaneità.

In definitiva: spettacolare.

Il mio ideale romantico di "prima fissa ben realizzata" è proprio questo: non la ricerca dell'assoluto relativo, ovvero la pura realizzazione di qualcosa che segua il canone di una perfezione tecnico-stilistica inquadrabile in una serie di schemi e metri d misura ripetibili, bensì l'emozione dell'assoluto in sé e per sé, scevro da ogni dogma e libero di essere interpretato ed interpretarsi.

Per la ricerca di una coerenza funzionale c'è sempre tempo e dovrebbe essere comunque un percorso di crescita teso alla ricerca della perfezione (per questo si pensa alla leggerezza, alla durabilità, alle prestazione), ma la bellezza infinita dell'estro, dell'unire coerentemente in un risultato armonioso più cose che nulla hanno a che vedere l'una con l'altra, dell'errore grossolano vicino alla raffinatezza sono elementi che dovrebbero comunque sopravvivere, e non venir castrati da uno sdegnoso e sprezzante tenocraticismo, che null'altro fa se non scoraggiare e mortificare, spesso, piccole soddisfazioni e traguardi che chi è all'inizio riesce a togliersi/raggiungere.

Da ultimo degli ultimi rimango convinto sempre di più dell'affermazione che la fissa non è nulla di più che una bici qualsiasi che monta un pignone fisso.

Il restante 99,9% della fissa è semplicemente (?) chi la cavalca.

2 commenti:

JOANFRAN ha detto...

una delle cose più belle delle biciclette è la semplicità e quindi la libertà di assemblarla secondo criteri puramente soggettivi e magari non ortodossi secondo la tecnica ma perfettamente rispondente alla necessità personali.
ai puristi potrebbe non piacere ma la bici è bella anche per questo!

Anonimo ha detto...

"la fissa non è nulla di più che una bici qualsiasi che monta un pignone fisso"
AYEAH!!!