Eccoci qua dunque: la bici funziona perfettamente. Adesso che ho registrato bene mozzi, movimento centrale, sterzo, campanato e allineato la catena come si deve risulta estremamente stabile, veloce e silenziosissima.
I prossimi lavori saranno semplicemente degli upgrade per consolidare ulteriormente la bici: mozzo posteriore pista, pignone più grande, catena, copertoncini e camere d'aria nuovi (sempre da 19).
Alcune considerazioni: la guarnitura rimarrà questa. Lo so è un 52. Sì, è a chiavella. Però 1) questo è quello che passa il convento 2) questa soluzione mi permette di smontare tutto velocemente per la manutenzione senza l'estrattore 3) mi piace questa guarnitura.
Il 52/15 - spaccagambe è, per ora, una soluzione momentanea in attesa di comprare i componenti. certo per girare in città servirebbe qualcosa di un po' meno estremo, ma ne sto apprezzando moltissimo la cadenza sui percorsi lunghi e veloci. Mai avuto problemai di sorta a frenare, fermarmi, rallentare. E' duro, durissimo, ma non impossibile.
Devo ancora capire cosa mettere dietro. Il 18 non mi dispiace, sto facendo alcune prove e mi trovo bene. Soluzioni a maggiore dentatura sono quasi impossibili da trovare...
Sono inoltre contentissimo di aver tolto la verniciatura. la bici così ha molto più carattere e mi piace di brutto: è proprio un pezzo di ferro!
Stelbel - dura ace
4 anni fa
3 commenti:
cavoli è proprio bella!ha un fascino romanticamente retrò. io non so se cambirei la guarnitura: la chiavetta le da un sapore da bici d'altri tempi.
ora sei ad un bivio: o fai la evolvere in un mezzo pian piano sempre più pistaiolo e con moderni componenti dedicati oppure andare alla ricerca di componenti magari da corsa però "d'epoca" per mantenere il suo stile.
io al tuo posto non saprei cosa fare, e anche se mi stò oriendo verso una bici dall'immagine "dirty street", non saprei copme dire se non con questa porcheria di definizione, mi fa morire l'eleganza delle bici di un tempo.
vedi anche i blog
http://aver.myblog.it/
http://paramanubrio.blogspot.com/
a te la scelta.
i blog che citi sono fantastici, una vera miniera di informazioni, ma sopratutto specchio di passione.
io mi sono dato una definizione: neo-retrò. questo a significare che nelle mie scelte c'è sempre una certa ricerca tesa a sobrietà e semplicità (canoni di un tempo), ma sempre sotto il tetto di un reverenziale umiltà: raggiungere equilibri coerenti nel vintage deve comunque basarsi su un lavoro serio che presuppone ricerca, documentazione e studio.
io preferisco gongolarmi con uno stile più "ignorante", avvicinando comunque componenti nuovi, vecchi, di recupero e di epoche differenti , cercando qualcosa che funzioni dal punto di vista estetico e (possibilmnete) meccanico.
alla fine il risultato è questo, frutto di pezzi recuperati in ciclofficina, regalati, salvati dall'immondizia oppure acquistati in negozio. cose così disparate però che in qualche modo insieme creano, ai miei occhi, qualcosa di interessante.
per esempio la sella è una finta brooks da pochi euro, SCOMODISSIMA. la guarnitura è una vecchia chiavella, ENORME... però questi pezzi mi sono piaciuti fin dall'inizio, me ne sono innamorato e li ho voluti. e secondo me stanno bene insieme, irrinunciabili anche se sono perfettamente conscio che una sella decente e una guarnitura pista a perno quadro sarebbero (tecnicamente) meglio.
ma non sarebbero soluzioni coerenti con lo stile e la storia di questa bici.
continuerò così quindi, senza farmi troppi problemi, e lasciando che siano i componenti a farsi trovare in uno scatolone al mercatino oppure su uno scaffale della decathlon!
va da se che sarà ben poco probabile che monterò mai su questa bici una forcella in carbonio con mozzo nero predisposto per freno a disco! ;)
Finalmente si vede quella guarnitura diabbolica dal disegno archeoindustriale quasi da locomotiva a vapore: secondo me il pezzo migliore!
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