domenica 6 settembre 2009

La questione dei freni

Questa mia nuova biga ha alla base un'idea molto precisa: gare in fissa ed un utilizzo extraurbano, per giri ad ampio raggio ed allenamento.

In realtà il primo aspetto è una conseguenza del secondo. Partiamo quindi da quest'ultimo. Mi serviva una biga comoda su lunghi percorsi, possibilmente flessibile, in modo da poter affrontare qualche salita, o comunque percorsi non esclusivamente pianeggianti.

Pedalando nei week-end con Capitan Bbio e allenandomi per conto mio quasi ogni giorno ho capito parecchie cose. Innanzitutto che volevo i freni. Non uno, tutti e due. Questo per parecchi motivi. Ne cito due, i più importanti: pedalando in gruppo, in scia, si viaggia bene. Però si viaggia attaccati alla ruota di quello davanti, con tutto ciò che ne consegue. In più di una occasione ho dovuto scartare violentemente (tralaltro, quando avevo a mia volta qualcuno dietro, la cosa no era esente da problemi), o comunque dover provvedere a qualche inevitabile manovra di emergenza; casi in cui una frenata assistita avrebbe fatto molto comodo, sopratutto dopo tanti Km nelle gambe.

Quest'ultimo è proprio l'altro, fondamentale, aspetto: dopo tanti km la fatica si sente e gestire tutto solo con le gambe affaticate non è il massimo.

Ne aggiungo un terzo eventuale: in discesa (intesa nel senso crasto del termine, non il cavalcavia) il freno serve: o ammazzi un copertone di skidd o la suola delle scarpe o più semplicemente tu dato che tenere una biga brakeless a gambe ho scoperto non essere propiamente facile.

Tornando da capo, una biga frenata secondo me è essenziale in gara: non c'è niente da fare, in una alley si tira, spesso e volentieri più del solito perchè si è in trans-agonistica. Il freno di sicurezza ci vuole.

Quindi, nonostante adori il brakeless, abbia sempre utilizzato e continui ad utilizzare le altre mie fisse senza freni, su questa da allenamento/uscita, ed eventualmente alley, ho deciso di montarli entrambi. Scelta convinta e felice.

Metterli entrambi alla fine non implica maggiore sbattimento, ma di ritorno offre vari vantaggi: una modulazione globale della frenata pressochè ottima, grazie al fisso (quindi gamba) + ripartizione tra anteriore e posteriore. Inoltre nella configurazione che ho scelto, ovvero con piega, i freni offrono una posizione in più paragonabile al crono, regalando così un'ergonomia molto versatile sulla piega.

Passando alla tecnica: ho recuperato un vecchio paio di leve Gipiemme, con cavo passante interno. Soluzione otima perchè la mia piega (per me assolutamente comoda) è già scanalata.

Per deformazione mia anteriore sul destro. Occhio che le leve corsa vogliono i cavi corsa (testa differente), guaine teflonate una puntina di grasso e via, un bel taglio netto per non rovinare il cavo, cappuccetti alla fine e abbiamo una bici frenata! Si ma da cosa? Freni corsa Tektro abbastanza economici, neri. Proviamo a vedere come vanno... Li avrei preferiti cromo o comunque lucidi. Dietro non sta male sul telaio, ma davanti sulla forca cromata non mi piace troppo. Vabbè, non muore nessuno.

C'è solo da risolvere la questione dei passacavi, visto che il telaio ne è sprovvisto. Comincio a cercare in giro qualli cromatti. apriti cielo! Reazioni che vanno dallo stupito al divertito, passando per l'incredulità. Tralasciando quel pirla di ciclista sotto casa, che all'ennesima sua cazzata questa volta a decretato che non vada più là neanche per un nipple (raggi carissimi, componentistica pista dichiaratamente sovraprezzo perchè "tanto noi siamo dei pirla che compriamo lo stesso e bisogna approfittarne" e tante altre uscite del genere) che ne aveva una scatola intera e ha detto: "questi li vendo a 20 EURO l'UNO, però mica li dò a te, eh caro, li mando a Cinelli che li mette sulle sue fisse!". Grazie e arrivederci: dopo questa ti saluto amigo! Ah, se vi capita di evitarlo è quello in viale Abruzzi.

Gira che ti rigira da Ciclistica devono arrivare ma sono bloccati in posta e sembra che siano ormai persi nei meandri burocratici. In ogni caso si tratta di roba di importazione pesante e sono un po' caretti.

Ormai affranto per dover ripiegare su una soluzione poverella per bloccare la guaina al tubo, arriva il grande NAOS che me ne regala tre smontati da una sua vecchia bici, ancora perfetti e con le vitine! Purtroppo il mio tubo orizzontale è più largo e le vitine non ci arrivano.. AAARGH! che rabbia! comunque li monto lo stesso adattandoli con delle fascette: non si vede nulla però per essere precisi andrò lo stesso in ferramenta a prendere delle vitine più lunghe!

L'effetto non è niente male, niente, niente male!

4 commenti:

bio arnotik ha detto...

hai capito..
sta bén: vediam presto come cresce sta biga!

lord casco nero ha detto...

:D cresce bene, altrochè!

lafattaturchina ha detto...

devo dire che sabato faceva la sua porca figura!

ma volendo essere venali, how much per i freni della tektro? (e presi dove)

volendo essere pratici, ma la forca l'hai fresata per farci entrare la serie sterzo?

e infine, ma stasera meeting organizzativo del drim tim?

Anonimo ha detto...

io i due freni tectro li ho montati mi trovo benee fammo la loro figura...se ti interessa vederla cerca-immetta's bike-

www.ciclomotoscambio.blogspot.com