lunedì 1 dicembre 2008

La sicurezza

Questo post è MOLTO IMPORTANTE, perchè fornisce una chiave di lettura a quanto scritto in precedenza sulla Alleycat appena trascorsa. Avrei dovuto magari smorzare i toni e spiegare meglio determinate circostanze, ma ho cercato il più possibile di dare un resoconto passionale, che descrivesse l'emozione del momeno.

Potrebbe apparire quindi come il decalogo di una serie di pazzi che mettono in pericolo sé stessi e gli altri gratuitamente fregandosene del codice stradale perchè fa figo, come fa figo andare senza freni.

Non è così.

Innanzitutto la sicurezzza è stata ampiamente ribadita dagli organizzatori, e quasi tutti comunque hanno accolto la soluzione casco spontaneamente. Io stesso mi sentivo più sicuro ad averlo, anche se è logico che bisogna pur sempre considerarne i limiti.

Secondariamente lanciarsi nel traffico o tra i pedoni significa farlo avendo BEN CHIARO cosa si sta facendo e comunque solo a patto che lo si faccia sicuri di non rischiare di fare e farsi male e di riuscire comunque a moderare la velocità o fermarsi in caso di vero pericolo.

In proposito, in tutto il corso della gara non ho sentito frenate brusche e clacson di auto, nessun pedone ha urlato improperi, è stato investito o ha rischiato di esserlo e, nel mio caso, le poche vere frenate di emergenza comunque si sono risolte senza rischi.

Per quanto riguarda il rispetto del codice secondo me vale una regola: l'infrazione ci sta quando è possibile farla. Con il rosso siamo passati esclusivamente in massa critica, fermando il trafffico e segnalando ampiamente il passaggio delle bici. Io da solo rallento sempre, se vedo che non c'è nessuno in transito passo, se no mi fermo. così è stato in tutto il tempo che ho corso da solo. I cambi di carreggiata, le svolte e qualsiasi altra segnalazione ad auto e pedoni la si fa in maniera chiara e visibile, magari dando qualche colpetto sulle auto ferme, sbracciandosi o urlando le propie intenzioni. In questo modo, ripeto, non ho visto nessuna situazione a rischio: se riesci a farti vedere e capire nel 90% dei casi hai strada, il rimanente 10% è l'eventualità a cui devi essere pronto e a cui sei totalmente teso.

I pericoli più infidi secondo me rimango i soliti: le portiere che si aprono, le rotaie, il pedone distratto, il cane con il giuinzaglio lungo, il pavè, la pioggia, sottovalutare la stanchezza etc.

Rimane tuttavia quel pizzico di inoscienza: in fondo corri, e lo fai in mezzo ad un numero X di ostacoli più o meno pericolosi. Se accetti l'alea, avendo ben chiari i tuoi limiti e quelli del tuo mezzo (ad esempio, quello che vedo in chi va in fissa da tanto tempo è il controllo praticamente assoluto del mezzo), quando è il momento di dire basta, rallentare o fermarti, allora puoi goderti adrenalina ed emozioni forti.

Altrimenti sei veramente un pericolo per te e gli altri e fai meglio a lasciare la bici in garage e prendere i mezzi pubblici o farti una bella passeggiata.

4 commenti:

Pak ha detto...

d'accordo su tutta la linea.
tra l'altro, se sabato non avessi avuto l'elmetto, oltre a ruote e pedali avrei sfasciato anche la testa: fottutissime rotaie!
anche per me la "I ♥ Mi" è stato il battesimo del fuoco e ne sono uscito ammaccato. ma il bello è (anche) quello.

lord casco nero ha detto...

Io sono volato venerdì sera, tornando a casa. Pedalavo tranquillo e ho sottovalutato la fanghiglia scivolando in curva... mea culpa: mi sono distratto.

Le rotaie poi sono un grande classico: non aspettano altro che sorprenderti...

In argomento una cosa mi fa veramente terrore: scivolare sulle rotaie nelle vicinanze di un tram.

Bisogna avere anche questo campanello in più, avendo sempre ben chiara la situazione mezzi pubblici.

Tu sei riuscito a finire oppure ti sei dovuto ritirare?

Pak ha detto...

anche a Padova abbiamo le rotaie (e i tram) ma rispetto alle nostre, col bagnato, quelle milanesi hanno un tasso di difficoltà triplo.

gara finita, con un punteggio da schiappa ma finita.

tra l'altro, bagnati per bagnati, ritornando al Mexico ci siamo regalati una deviazione in sterrato spinto tagliando dentro parco Sempione: quello si che è stato "fanghiglia time".

lord casco nero ha detto...

"Fanghiglia time" :D :D :D

con questa possiamo dire che sono state coperte tutte le specialità alternative: dal salto della rotaia ai 100m stile rana-fissata al camel-trophy cittadino!!!

;)