Bella serata quella di ieri.
Complice sicuramente il clima che finalmente ci ha regalato un'atmosfera primaverile: dopo mesi di freddo, pioggia e neve non sembra vero di tornare in felpa.
Poi la gente: tanta, facce vecchie e nuove, bighe ovunque.
Rewind: cominciamo con ordine.
Appuntamento con Vincenzo in piazza Argentina: superiamo il traffico di Buenos Aires e Venezia abbastanza velocemente e ci infiliamo in Visconti di Modrone. La preferenziale della circonvalla interna scorre che è un piacere e ci troviamo in un attimo alle Biciclette.
Troviamo già un sacco di gente. Maio ci accoglie e parcheggiamo dentro il locale: bici appoggiate alle pareti e appese ovunque, ma anche accessori glam per palati fini. I telai Difisso, montati, spaccano di brutto: molto belli, assetti accattivanti, colorazioni non da meno. Insomma, ammettiamolo, tutti si è sbavato parecchio.
Si acchiappa il drink d'ordinanza e si parte, tartina in mano, con i saluti: oltre alle facce note i ragazzi della cilofficina al completo, Gio, Ze e la sua ragazza (grandissimi, mi fatto un sacco piacere conoscervi finalmente!), NAOS incredibilmente ancora vivo (il ragazzo tira veramente tanto!), poi conosco Ruggero, Paolo, e tanti altri.
La serata procede molto piacevole tra alcool, sigarette e mozzi, si sparano stronzate epocali, si scattano foto in pose improponibili e si blocca allegramente il traffico della via.
Ad un certo punto NAOS entra in ansia da polo e non si riesce a più a tenerlo: il nostro gruppetto si spacca e ci dirigiamo verso San Fedele: optiamo per riprendere la circonvalla, una buona scusa per farsi una corsetta bella tirata.
Io e Ruggero rimaniamo leggermente indietro perchè in testa NAOS imprime un ritmo degno di un kamikaze forando allegramente tutti i semafori, mentre gli altri cecano di stare dietro a tutta la sua benedetta gioventù.
Però noi, forti di indomito ragionamento pigliamo una scorciatoia e con mossa da coguari riprendiamo il gruppo in prossimità della piazza.
Pian piano arrivano tutti e San Fedele si tinge di verde: parte il polo. Gioco abbastanza tirato e competitivo: un paio di scontri e cadute, qualche bestemmia, tantè che alla fine pure gli spettatori cominciano a cadere da fermi sulle bici.
Da segnalare il fantastico pit-stop di Rocco: fora ad inizio partita e prosegua indomito finchè la Squadra Corse-Stecca provvede al cambio ruota in soli 20 secondi. Il baldo giovine neanche mette i piedi per terra che viene alzato di peso mentre i meccanici provvedono a smontare al volo la ruota fallata per sostituirla con una fresca fresca. Il team guadagna 10 punti nella classifica costruttori e si rimette a sparare minchiate a bordo campo fino a fine serata. Tutti cercano di non dare troppa corda ai progetti ciclo-malati di Gio, ma si sospetta che Rocco gli darà retta prima o poi...
Arrivata una certa ora salutiamo ci dirigiamo in tre verso zona Loreto per tornare a casa, in volata ma non troppo. Vincenzo accusa una pesante scimmia da Mc Donald e ci fermiamo a per l'ultima chiacchierata della serata.
Insomma, io mi sono divertito un botto, e voi?
foto (in cantiere):
Pistamania - the exibitAutopsie - fisse in mostraViFisso - verde polo